Mezzi vecchi e senza controlli
Non solo differenze di salario, quindi. “I nostri autisti devono sottostare a controlli annuali contro alcol e droghe”, dice al Corriere il segretario regionale Fita-Cna del Piemonte, Spataro. “Gli autisti di altri paesi, no. Non è solo concorrenza sleale sui salari ma pericolo per tutti”. Mezzi vecchi, inoltre, con cronotachigrafi manomessi, impianti non revisionati e, soprattutto, autisti non formati. Secondo le associazioni di categoria, infatti, salgono sui tir sempre più spesso ex agricoltori, ex operai, perfino ex poliziotti rimasti senza lavoro, che si inventano autisti per sbarcare il lunario e non sono temprati ad un lavoro che ha i suoi segnali, un suo codice di comportamento, perfino una sua grammatica della sicurezza: segni da cui si capisce la stanchezza, micro reazioni da cui si evince che è il momento di fermarsi un po’.
Il problema degli interinali
Il problema, secondo i sindacati, sono alcune agenzie interinali, che propongono selvaggiamente alle imprese italiane di autotrasporto camionisti improvvisati che vengono da paesi più poveri. La legge prevede che il compenso sia sempre quello fissato dalla norma nello Stato da cui vieni. Questo fa sì che laddove uno straniero dell’Est costi 100, un italiano costi mille. Crollano i salari, meno contributi, meno tasse. Una differenza che taglia dal mercato gli autisti specializzati, che si sottopongono a maggiori controlli, a rigore, a formazione, e apre a conducenti improvvisati, meno formati, disposti a tutto e molto meno capaci. Il tutto sulla nostra pelle.
Più controlli e regole certe per tutti
L’incidente di Torino, così, smette di essere una trafica fatalità, o la conseguenza di un comportamento individuale scellerato, e diventa grande questione sociale, che ci riguarda tutti. “Ci vogliono più controlli sulle strade – dicono i sindacalisti – queste forzature vanno fermate prima che sia troppo tardi”. Ma c’è chi invoca anche nuove regole europee. Il cuore, poi, della nostra vita è sempre lì: a Bruxelles. Libera circolazione delle merci, delle persone e dei lavoratori. D’accordo. Ma allora armonizzazione delle regole, dei costi, degli standard di sicurezza, dei parametri di formazione, di controllo e di rigore. Va bene la competizione, ma se nella corsa travolgi due genitori e tre bambini, se ammazzi chiunque passi, se schiacci il mondo per non essere schiacciato tu, non siamo nel futuro, siamo nel mondo dei selvaggi.