A quanto ammontano gli indennizzi e come richiederli
Il reddito di cittadinanza, a differenza del reddito di emergenza, è un’indennità rivolta alle persone disoccupate o a colore che hanno un lavoro saltuario e detengono un reddito ISEE inferiore ai 9.360 euro annui. Anche qui, però, valgono i requisiti patrimoniali. Quest’anno, nel 2021, poi, se avviene la stipula di uno o più contratti di lavoro subordinato a termine comporti un aumento del reddito familiare fino al limite massimo di 10.000 euro all’anno, il beneficio economico è sospeso per la durata del rapporto di lavora, ma fino a un massimo di sei mesi. Come già noto, poi, chi fa domanda per ottenere il reddito di cittadinanza deve firmare un Patto per il lavoro con cui si impegna ad accettare le offerte proposte dal Centro per l’impiego. Dopo tre rifiuti, infatti, si perde il diritto a percepirlo.
Per ottenere il reddito di emergenza bisogna presentare la domanda entro il 30 aprile 2021 nelle modalità e tramite il modello stabiliti dall’Istituto di previdenza. Il suo valore base è pari a 400 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza ISEE che assegna un valore a ogni componente familiare. Al massimo, si può alzare fino a 800 euro a nucleo familiare e a 840 in caso di presenza di un componente con gravi disabilità o non autosufficiente. Per le famiglie che vivono in affitto, poi, “fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE”.
Il reddito di cittadinanza, invece, lo si può percepire per 18 mensilità rinnovabili se si mantengono i requisiti. Viene erogato tramite tessera elettronica, e può essere utilizzato per pagare le spese primarie. DI norma, è pari a 780 euro a persona, ma se si possiede una casa si proprietà di abbassa a 380 euro