LA NOSTRA POLITICA D’INTEGRAZIONE

L’economia provoca flussi di popolazioni che si spostano da un paese da un paese all’altro ,per lavorare là dove c’è bisogna manodopera ,per sfuggire a conflitti a volte dimenticati per convenienza ,per evitare particolari situazioni politico-sociali locali, sopratutto per sottrarsi alla fame alle situazioni di sotto sviluppo .Le migrazioni creano cosi società contrassegnata dalla convivenza di persone provenienti da più paesi mettendo in discussione ,in movimento ,organizzazione dei singoli paesi .I temi dell’appartenenza e della cittadinanza non posso essere una barriera per difendersi dagli immigrati.

A volte il male nutrito verso l’altro sembra non essere mai troppo,per smarcarlo è necessaria una coscienza collettiva. I lavoratori stranieri inoltre hanno particolari esigenze ,ad esempio richieste di periodi di ferie lunghi per fare visita alle loro famiglie rimaste in patria,i documenti. La mancanza di motivazione a imparare o aggiornare fa si che tanti lavoratori immigrati sono rimasti alle loro prime mansioni e non hanno mai cercato una formazione dentro le aziende. Gli immigrati non rubano lavoro ,una parte di loro ha il senso del lavoro ma senza nessuna formazione né informazioni utili in materia di sicurezza e di norme di lavoro .L’associazione cerca di creare una comunità di uomini e donne capace di fare progredire la società ;cosi i lavoratori si sentono maggiormente a loro agio e rendono di più in un’impresa che dia loro fiducia. Al lavoratore spetta di dare un contributo di serietà e di impegno che non deve mai venire ,nemmeno per esigenze religiose o culturale.

Il datore di lavoro ha il compito di cercare di non creare differenze tra lavoratori e di giudicarli solo nelle competenze ;lo scopo di una impresa non è solo di fare profitto. Tanti lavoratori immigrati sono riusciti ad affermarsi e realizzarsi subendo a volte gelosie. L’obbiettivo dell’associazione è di potenziare le conoscenze e le risorse facilitando un processo di coscienza collettiva. L’immigrato che intende fermarsi e condividere lo stesso spazio nel paese ospitante(ormai paese anche nostro tanti immigrati si sono naturalizzati) deve esprimere la sua potenziale di integrazione senza volere stravolgere il sistema che quel paese ha edificato. Le differenze non sono ostacoli insormontabili bensì nutrimento

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